Olio di CBD full spectrum, ad ampio spettro o isolato, quale scegliere?
Valentina MorattiSeguici su 
Sul mercato esistono diverse tipologie di olio contenente CBD, ossia cannabidiolo; spesso è difficile capire qual è quello più adatto alle proprie esigenze. In particolare, una delle prime scelte da fare è se acquistare un olio full spectrum, ad ampio spettro o isolato, ma per farlo è essenziale iniziare a conoscere quali sono i pro e i contro dei diversi oli e cosa li rende differenti l’uno dall’altro.
Pro e contro dell'olio di CBD full spectrum
L’olio di CBD full spectrum contiene tutti i composti presenti in natura nella pianta della Cannabis sativa. Chi utilizza questo olio potrà beneficiare dell’effetto entourage, ossia sfrutterà l’azione sinergica di terpeni, flavonoidi, CBD e THC sul corpo. Inoltre, questo tipo di olio conserva al suo interno minerali, vitamine e acidi grassi, quindi svolge anche la funzione d’integratore. Lo svantaggio è che contiene una quantità di THC superiore allo 0,03%, questo significa che se consumato per lunghi periodi o in dosi elevate, chi lo utilizza potrebbe risultare positivo al test antidroga.
Prima di acquistare questo olio è importante comprendere la legislazione del paese, in quanto in alcuni paesi è illegale. Infine, il THC in alcune persone può dare effetti collaterali come nausea o stanchezza.
Pro e contro dell’olio di CBD ad ampio spettro
Il miglior olio di CBD ad ampio spettro si differenzia da quello full spectrum in quanto contiene percentuali molto basse di THC, inferiori allo 0,2%. Questo tipo di olio permette di sfruttare in parte l’effetto entourage, in quanto al suo interno rimangono comunque terpeni e flavonoidi; anche se al momento sembra che la presenza di THC permetta di ottenere una migliore risposta dall’organismo e quindi maggiori benefici.
Questo olio può essere utilizzato nei paesi dove il THC è illegale e da persone particolarmente sensibili al tetraidrocannabinolo. I contro di questo prodotto sono che vengono esclusi gli effetti positivi derivati dalla presenza di THC, che è solitamente più costoso e che il sapore non è gradevole.
Pro e contro dell’olio di CBD isolato
L’olio di CBD isolato contiene al suo interno solo il cannabidiolo, questo rende la sua azione meno efficace sul nostro corpo. I vantaggi sono che è più economico, non ha alcun tipo di sapore, ed è legale in praticamente qualsiasi paese del mondo.
Il maggiore svantaggio è che non essendoci tutti i composti presenti in natura, non è possibile sfruttare l’effetto entourage, e quindi i suoi benefici sulla salute sono molto limitati. Tuttavia può essere una valida alternativa per chi ha paura di consumare prodotti contenenti THC. Viene solitamente utilizzato come antinfiammatorio o antidolorifico.
Conclusione: Quale olio di CBD scegliere?
In Italia è consigliabile utilizzare sempre olio di CBD a spettro completo, a patto che la percentuale di THC sia quella consentita dalla legge, ossia inferiore al 0,6%. Le persone che manifestano nausea e stanchezza perché sensibili al THC, dovrebbero scegliere invece l’olio ad ampio spettro così come gli sportivi per non rischiare di risultare positivi agli screening tossicologici.
Per le persone che invece, utilizzano l’olio di CBD per scopi terapeutici è consigliabile consultare il proprio medico per scegliere la tipologia più adatta ad alleviare i sintomi della malattia.
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